L’intreccio di suggestivi vicoli, palazzi, fontane e monumenti porta alla scoperta di uno dei luoghi tra i più antichi della Calabria.
Il viaggio custodisce le testimonianze della storia e le palesa nel centro storico. Ed ecco che i rintocchi della Torre dell’Orologio e dei campanili scandiscono il ritmo della città. Passeggiando per le vie del borgo antico, ci si trova davanti alla Cattedrale dedicata alla Natività della Vergine.
L’edificio, del XV secolo, conserva al suo interno pregevoli affreschi che impreziosiscono le navate e le cappelle: tra questi un’effigie della Madonna dell’Addolorata, opera di artisti della scuola napoletana, e una tela che raffigura l’Ultima Cena.
Durante i riti religiosi, i tocchi dell’organo barocco con le sue duemila canne rendono tutto ancor più incantevole. Lo sguardo spazia tra statue e marmi policromi per poi soffermarsi sull’altare maggiore, dove è collocato un crocifisso di legno risalente al quattrocento, opera di un anonimo scultore locale.
I tesori della Cattedrale continuano a stupire: nella Cappella di San Giovanni Battista si trovano alcuni antichi presepi napoletani; da visitare anche la Cripta, con pregevoli affreschi.
Visita guidata/tour
La visita ha inizio da un luogo dal passato ricco e affascinante, l’antica città di Sibari, la colonia più fiorente della Magna Grecia, leggendaria per i suoi vizi e le sue virtù. Si parte dal bellissimo Museo della Sibaritide, che si estende per circa 4.000 mq, dove sono custoditi i reperti dell’area di scavo del contiguo Parco Archeologico e delle città sovrapposte di Sybaris e Thuri. Il museo raccoglie ed espone i resti archeologici dalla protostoria alla civiltà romana
Tradizioni
La leggenda racconta che la coltivazione del riso nella Piana di Sibarisia precedente rispetto alla Pianura Padana. Sembra che già nel XIII secolo, i Sibariti usassero il riso come alimento, anche se questo era cibo delle classi più povere.