Il blu del cielo e del mare definisce i contorni di Fiumefreddo.
Tra i borghi più belli d’Italia, i suoi vicoletti schiudono al turista l’ingresso a un museo all’aperto. Il viaggio inizia dai resti del normanno Castello della Valle, impreziosito dagli affreschi esterni e interni dell’artista siciliano Salvatore Fiume, come La stanza dell’Eden, in cui il borgo prende le sembianze di un paradiso terrestre.
Il paese divenne la dimora d’eccezione di Fiume, che lasciò ovunque tracce della sua creatività, come le due sculture in bronzo regalate alla comunità: La ragazza del surf, in Largo Torretta, e La Fortuna, in Largo Rupe. Fiume scolpì pure il portale in bronzo della Chiesa di San Rocco e ne dipinse la cupola;
volgendo lo sguardo in alto, si può ammirare, in senso antiorario, il messaggio immaginario del Santo che salva il borgo dalla peste.
Tra le numerose chiese, suggestiva è la Matrice, del 1540: al suo interno ci sono una pala d’altare con La Vergine del Carmelo di Pascaletti (pittore originario di Fiumefreddo), la Madonna con Bambino di Pietro Neuroni, il Miracolo di San Nicola di Bari di Francesco Solimeni, tra i dipinti più suggestivi del Barocco italiano.
Visita guidata/tour
Il percorso inizia dall’Abbazia basiliana di Fonte Laurato, per arrivare nel centro storico attravarsando la Porta di Sopra. Si prosegue con la visita alla chiesa di Santa Maria Immaconalta, dove si trova la tela della “Madonna del Carmine col bambino” di Pascaletti. Tra palazzi nobiliari e storici, si sosta nelle chiese dell’Addolorata, la più antica del paese , e di san Francesco di Paola; si conclude a Largo Torretta, per degustare una buona granita ammirando il panorama mozzafiato.
Tradizioni
Nel passato, in occasione dei festeggiamenti per la Madonna dell’Assunta, il 15 agosto, si preparava un piatto tradizionale che era la filiciata: morbido e fresco formaggio che, appena lavorato, si riponeva in fresche e fragranti foglie di felce.