Fortezza di un passato millenario, Roseto delizia i sensi con bellezze artistiche e paesaggistiche che lo rendono uno dei borghi antichi più suggestivi dell’Alto Ionio cosentino.
È conosciuta come la città dei due castelli: il piccolo Castrum Roseti impreziosisce il centro storico ed attualmente è sede del Museo della Civiltà contadina; il maestoso Castrum Petrae Roseti, arroccato sul mare, fu residenza imperiale di Federico II, lo Stupor Mundi.
Il viaggio nel borgo antico conduce, lungo le mura di Roseto, in alcune delle porte d’ingresso alla città come la Porta della Terra e il Pertugio del Pizzo, realizzato in pietra secca. Gli scorci s’allungano su scenari naturalistici mozzafiato. Il percorso si snoda per le vie del centro storico, note come vinelle, talmente strette che, in passato, permettevano l’accesso all’abitato solo a piedi.
Si prosegue poi fino agli edifici di culto che arricchiscono il fascino del borgo. Tra queste la Matrice di San Nicola di Myra, edificata tra il XIII e il XIV sec., e la splendida Chiesetta dell’Immacolata Concezione, del XIV sec., nota come Santo Totaro, la cui facciata conserva resti di un antico sarcofago che raffigura un vescovo.
Visita guidata/tour
Il percorso che parte da Porta Urbica fa immergere nel suggestivo borgo medievale. Percorrendo i caratteristici vicoli si giunge alla Chiesa Madre di San Nicola di Mira e alla Cappella dell’Immacolata.
Come tradizione vuole, in segno di buon auspicio, si può attraversare la “Strettarella dell’amore”, il vicolo più stretto d’Europa, per raggiungere infine i due punti panoramici del Bastione e della Cella e volgere uno sguardo sull’incanto del Mar Ionio.
Tradizioni
Negli anni Cinquanta, una delle attività più tipiche del luogo era la raccolta della resina dei pini. Agricoltori “piciari” incidevano delicatamente il tronco degli alberi e la resina era inviata in Puglia, nelle fabbriche di prodotti perla cura della persona.